martedì 9 febbraio 2010

Viaggio da Borgotaro a Worms in bicicletta in solitario di Paolo Pattoneri detto "Cicci"

DA BORGOTARO A WORMS: IL VIAGGIO DI PAOLO PATTONERI
Paolo "Cicci" Pattoneri, in sette giorni, da solo, in bici, ha attraversato mezza Europa; partito da Borgotaro, é arrivato a Worms, dove lo aspettava il Corpo Bandistico in trasferta. Cronaca, raccontata e fotografata, di 800 chilometri di pedalate.



Per chi avrà il piacere di leggerlo, questo è il reportage del viaggio del borgotarese Paolo Pattoneri che, approfittando della trasferta della Banda a Worms in Germania, ha deciso di compiere il viaggio di andata in solitaria con la propria bicicletta, attraversando il Nord-Italia, la Svizzera, la Francia e parte della Germania pedalando per oltre 800 km.
E’ la storia di una sfida con l’ambiente ,di coraggio, fatica e solidarietà. Ma è soprattutto la storia di un momento di confronto interiore, perché pedalare da solo per un tragitto così lungo ti porta a fare un viaggio sia fisico che introspettivo. A volte, per compiere delle imprese degne di tale nome non è necessario superare luoghi cosiddetti estremi, ma è sufficiente stabilire un limite che ci appaghi


Questo ha fatto Paolo con la sua impresa che possiamo definire “normale”, ma non alla portata di tutti. Parafrasando il famoso si può dire “Un uomo solo al comando….di se stesso”.


Il tutto nasce dalla curiosita’di scoprire di conoscere luoghi e persone che non si frequentano nella quotidianità . La passione per l’avventura e’ sempre stata innata nel mio essere,fin da ragazzo ho ammirato gente del calibro di WALTER BONATTI,CARLO MAURI,AMBROGIO FOGAR E più indietro nel tempo i grandi navigatori e gli esploratori di ogni tempo. Con gli amici da ragazzo si esplorava il taro poi le nostre montagne fino alle alpi e gli appennini del centro italia


Un giorno leggendo un quotidiano sportivo vengo a sapere che un triestino di nome MASSIMO OSTROUSKA stava per compiere da nord a sud l’attraversata del continente americano,partenza da portbay a usuaya nella terra del fuoco in bicicletta,per mesi ho seguito le puntate degli articoli di questa stupefacente impresa,in seguito vidi massimo al maurizio costanzo show.


In internet cercai il sito”estrema 94”,dove assieme alla descrizione del viaggio corredata di foto c’era il numero di telefono di OSTROUSKA.




Lo contattai e mi invitò a Pordenone a seguire la proiezione delle diapositive del viaggio,da quel momento diventammo amici ,venne anche al borgo ospite a casa mia.


Fino a quel momento la bicicletta era un mezzo di cui avevo sottovalutato le potenzialita’,ma ora si stava aprendo ai miei occhi un nuovo modo di vivere l’avventura.Infatti da li a poco nel mio piccolo ho viaggiato in Italia ,Roma,San Giovanni Rotondo,Trieste,Ventimiglia.


Questa volta invece ho pensato all’estero,aprofittando della trasferta della banda di cui faccio parte,ho deciso di partire sempre in solitario per Worms in germania,dove i vigili del fuoco di borgotaro sono gemellati con quelli locali.


Decido di partire il 16 di settembere,9 giorni prima dell’arrivo della banda in autobus a WORMS.
E’ una giornata infame,pioggia battente,non so che fare. Continuo a guardare il cielo scuro per decine di volte.


Penso:mi sa che questa volta non si parte. Ormai rassegnato,verso le 14 non piove piu’anche se il cielo e’ bruttissimo,ed e’ allora che in fretta e furia mi vesto di tutto punto e parto con la speranza che il tempo tenga. Il mio amico Maucci dal balcone mi saluta e mi da del matto,ma l’adrenalina e’a mille. SI PARTE finalmente.

La prima tappa e’ a Cortemaggiore 100 km,che percorro in 3,50 minuti, ospitato dal mio AMICO nonchè Presidente del Corpo bandistico Borgotarese MARIO PINAZZI.


Dopo una notte di abbondante pioggia al mattino alle 8 parto per la seconda tappa,COMO: 151 km percorsi in 7 ore 37 minuti. La tappa e’ pianeggiante e fotunatamente con poco traffico almeno fino a Melzo.Inaspettatamente da Lodi a Melzo percorro una splendida ciclabile di una decina di km che nulla ha da invidiare a quelle svizzere che in seguito potrò apprezzare per la loro sicurezza e bellezza.

Arrivato in Brianza comincia qualche sali scendi fino a Como ma il tutto, fresco come sono viene pedalato agevolmente.
Alloggio nel primo hotel che incontro, e’ pulito e questo e’ gia molto.


L’indomani dopo aver acquistato 2 banane, 2 pesche e l’acqua, alle 8 in punto parto per la seconda tappa che sulla carta si preannuncia assai difficoltosa. In teoria dovrei arrivare in prossimità del tunnel del GOTTARDO. Si parte subito con qualche km di salita leggera per poi fare un discesone verso Chiasso, al confine con la svizzera.


Dopo Chiasso si comincia a salire per qualche km fino a Mendrisio per poi scendere a Lugano con il suo splendido lago,certo uno scenario simile merita qualche foto. Una cosa balza agli occhi di un cicloviaggiatore appena varcato il confine,le piste ciclabili.


Sono ben visibili e con segnaletica apposita. Subito dopo Lugano la faccenda si
fa dura,bisogna salire MONTE CENERI,uno stradone larghissimo con annessa ciclabile porta verso Bellinzona, al culmine di Monte ceneri,mi butto in picchiata in una lunga discesa,a velocità
altissima e adrenalina a 1000.


Arrivato a Bellinzona la ciclabile e' chiusa per lavori,per entrare in città mi accompagna uno scooterista gentilissimo che mi fa strada. Dal centro prendo per il GOTTARDO,la strada sale con una pendenza che da l'impressione di un falsopiano,ma le gambe sentono che la salita c'e' eccome. Dopo parecchie soste per recuperare le energie che salita più 12 kg di bagaglio mi stremavano arrivo ad AIROLO,dove prendo il treno per attraversare il tunnel del Gottardo per arrivare a Goscenen.


Da questo punto 40 km di discesa ,una pacchia e un toccasana per la fatica patita fino ad ora. Arrivo a FUELEN sul lago dei 4 cantoni dopo 148 km e 7,45 ore di sella. Al mattino dopo acquisto come al solito la scorta di frutta e acqua e parto per la quarta tappa che dovrebbe condurmi a BASILEA,dopo 40 km di una ciclabile bellissima a bordo lago ho dei problemi al cambio della bici,ho perso la molla ed e' tutto un deragliamento della catena.

Chiedo a un ciclista di passaggio dove posso trovare un meccanico e purtroppo devo tornare indietro di 5 km a BRUNNEN,tutti a piedi .Dove trovo un meccanico gentilissimo che ripara la bici. Il tutto però mi è costato ben 3 ore di ritardo sulla tabella di marcia. Una curiosità:all'esterno dell'officina vedo un distributore attaccato al muro che sembra di sigarette ma resto stupito dal fatto che e' un distributore di camere d'aria di tutte le misure con annesso il tubo dell'aria compressa,incredibile.

Riprendo la marcia fino a GERSAU,per attraversare il lago con un battello,ma le ore perse mi costringono a recuperare con un treno fino a lucerna,da dove riparto per Basilea. Arrivo in città alle17,30 dopo 90 km in 5,30 ore. Ma ora succede un fatto che non potrò mai dimenticare. Dopo essere passato all'ufficio turistico per una cartina dove venivano riportati Hotel e Bed and Breakfast,comincio la ricerca di un luogo per la notte.


L'ostello ha posto ma solo una doccia per 300 persone,quindi passo agli hotel ma sono carissimi,mi rivolgo quindi ai bad and breakfast,dove ricevo una decina di dinieghi. Sfiduciato fermo a un semaforo impreco guardando la cartina,una signora anziana in bicicletta mi dice qualcosa in tedesco,io rispondo che non parlo tedesco in inglese e sono italiano,gli spiego il mio problema e anch'essa da uno sguardo alla cartina per indicarmi dove potevo cercare


Dopo un minuto di esitazione mi chiede di seguirla,andava in bici come una scheggia fino a che si ferma davanti a un portone e mi invita ad entrare dicendomi che e' la sua casa,io rispondo come scusa che ho la bicicletta ma lei mi indica di sistemarla vicino a quella del marito. Stava ormai venendo buio,quindi sebbene io fossi intimorito,accettai di entrare. Mi porto' in una stanza con un divano letto e mi disse di accomodarmi.(dimenticavo,parlava correttamente l'italiano),mi presento il marito. Dopo essermi sistemato e lavato, decido di uscire per andare a mangiare.


La signora PASSAVANT,mi consegna addirittura la chiave di casa per il rientro. Non nego che tutto questo oltre ad intimorirmi mi incuriosiva alquanto. Dopotutto io ero un'estraneo e straniero,loro per me altrettanto. Infatti prima di addormentarmi ho sprangato la porta della mia camera con una sedia. Al mattino dopo,vedo in una stanza un trombone appeso al muro,suonando quello strumento in banda mi sono incuriosito,e ho chiesto il significato di quello strumento .Incredibile ma vero la signora Passavant suona il trombone,infatti me ne mostro' altri 2. Suonammo qualche nota insieme e venne d'obbligo data la situazione fare una foto insieme.

Dopo questo siparietto e fatto la solita spesuccia di frutta e acqua,mi ha addirittura accompagnato in bici atraversando la citta e agevolandomi non poco fino alla frontiera con la Francia. Non so cosa posso aver trasmesso a queste persone per tanta gentilezza ma sicuramente e' stato un fatto eccezionale,grazie signori PASSAVANT.Comunque la quinta tappa e' iniziata. Subito dopo il confine attraverso in sequenza piccoli paesi vicino al RENO,un grande fiume, bellissimo, tranquillo e navigabile che mi accompagnera' fino a destinazione. Percorro una strada diritta come una spada per cento km attraverso campagne
foreste e zone industriali,addirittura ho davanti a me la centrale nucleare di FESSENHEIM




Percorsi 106km in 4,45 ore arrivo a RHINAU,Mi piazzo in un bellissimo bad and breakfast,ceno e faccio il punto della situazione. Scopro che la cartina a disposizione non e' affidabile,infatti segnala un ponte sul Reno dove mi trovo ma in realtà non esiste,c'e' una chiatta che dalle 6 del mattino fino alla sera trasborda da una sponda all'altra auto moto persone e ovviamente biciclette.



Il mattino seguente passo in Germania sulla chiatta e un nebbione come si trova da noi in pianura a febbraio.
Mi trovo ora in Germania,seguo una cartina di cui avevo fatto una parte di fotocopia ma almeno e’ affidabile.
MI discosto dal RENO di qualche km,passo Friesenheim, Offenburg,sono zone coltivate e le cittadine sono a breve distanza l’una dall’altra. La scelta di passare in Germania a Rhinau e’ stata dettata dal fatto di evitare la città di STRASBURGO per non trovarmi immerso nel traffico cittadino
Ora mi riavvicino al grande fiume a KEHL,nella parte tedesca di Strasburgo. Risalgo in queste pianure a RHEINAU,RASTATT dove attraverso il Reno su di un ponte usato in passato per i treni,infatti i solchi dei binari sono stati riempiti con del catrame fino a concludere la tappa a LAUTERBOURG che si trova per pochi metri in territorio francese.


Chiedo a un signore dove trovare alloggio e gentilmente prende l’auto dicendomi di seguirlo e da li a poco mi porta nell’unico hotel di questa cittadina di 8000 abitanti,la tappa si e’ conclusa con 125,48km percorsi in 6,47 ore. Al mattino appena esco dall’hotel ,in piazza c’e’ il mercato in fase di allestimento,e’ li che compro la solita frutta e l’acqua a 3,90 euro.

Mi mantengo sulla sponda sinistra del Reno e vedo affiorare delle colline dopo tanta pianura,coltivata a mais,fragole,e perfino tabacco.

In lontananza scorgo decine di pale eoliche ed e’ l’inizio di chilometri ininterrotti di vigneti, Worms e’ ormai a 50 km,decido di passare in splendide ciclabili all’interno dei vigneti,tutto e’ tranquillo la giornata e’ splendente,quello che ci voleva per vedere in lontananza le guglie del duomo di SAN PETER,ormai e’ fatta entro in città, sono felice mi fermo a fare foto a caso senza senso tanto mi sento euforico


Dopo 106 km in 5 ore e 45 minuti come al solito cerco l’ufficio turistico che mi indica un’albergo ,che poi si rivelerà di bassa lega,però fa lo stesso,per una notte non muore nessuno. In sette giorni ho percorso 826 km in 40 ore circa suddivise in sette giorni,ora mi aspettano quasi due giornate in attesa dell’arrivo di mia moglie con gli amici della banda.



Le passo a pedalare per paesi vigneti e cantine a curiosare a chiedere a chiacchierare,altri 90 km. Un grazie alla mia famiglia che riconosco aver fatto stare in ansia,agli amici che quotidianamente chiamavano per avere mie notizie,inoltre a tutte le persone gentilissime incontrate durante il viaggio.


Una particolare menzione a mia moglie,Mario,Ernesto ,Gloria,Silvia,Baldo e al Corpo Bandistico Borgotarese.
l'aticolo e le foto sono tratte da ww.valtaro.it


































































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